La concentrazione nello studio
- isabella lo coco
- 11 feb 2024
- Tempo di lettura: 3 min

Oggi parleremo di un tema fondamentale per ogni studente: la concentrazione nello studio. Se anche voi avete difficoltà a rimanere focalizzati, siete nel posto giusto. Iniziamo con alcuni consigli pratici che potrebbero fare la differenza.
Ma prima di iniziare ti consiglio di seguirmi nel canale più adatto alle tue esigenze .
Non so neanche quante volte sia successo in vita mia, aprivo il libro e mi ritrovavo a fissare il soffitto perdendo tutta la concentrazione. Nel momento in cui cerchiamo di focalizzarci su qualcosa andiamo ad attivare la nostra attenzione esplicita, lavorando così su due specifiche dimensioni: direzione e intenzione.
La prima riguarda il tipo di stimoli a cui vogliamo rivolgerci, la seconda si riferisce all’intenzione di impegnarci nel registrare gli stimoli che abbiamo scelto.
Quando cerchiamo di prestare attenzione su troppe cose contemporaneamente finiamo poi per non concentrarci su nulla in particolare, disperdiamo l’attenzione, le distrazioni trovano il modo di strapparci dallo studio e tutto questo ci porta ad una domanda: esiste un modo per innescare e mantenere il focus alto, oltre a lavorare attentamente sulla motivazione che fa da motore per il raggiungimento degli obiettivi?
Come ho introdotto nel precedente articolo, oltre a curare la propria tecnica e metodo di studio possiamo, anche, introdurre degli esercizi mirati ed elaborati dal neuroscienziato Huberman.
Attenzione! Questi consigli non sostituiscono il lavoro ma possono essere degli efficaci organizzatori.
Andrew Huberman è un neuroscienziato e professore presso la Stanford University. Il suo lavoro si concentra sulla neurobiologia della visione e sulla neurobiologia dello stress. Il primo consiglio che ci suggerisce riguarda proprio lo stress.
Gestire lo stress: ridurre lo stress è fondamentale per mantenere un ambiente mentale favorevole allo studio. Huberman suggerisce tecniche di respirazione e strategie di rilassamento per affrontare lo stress. Ci consiglia di alternare delle respirazioni veloci a delle respirazioni lente. Questo tipo di respirazione serve a velocizzare un po’ il battito cardiaco nella prima fase veloce, aumentando l’adrenalina, per poi per rallentarlo leggermente nella respirazione lenta. Tutto questo ci permette di raggiungere un equilibrio perfetto.
Ottimizzare il sonno: la qualità del sonno influisce direttamente sulla capacità di concentrazione. Huberman promuove pratiche per migliorare la qualità del sonno, come regolari routine prima di coricarsi e una corretta esposizione alla luce durante il giorno. Il consiglio di Huberman è quello di dirigere lo sguardo verso l’alto. Tenere gli occhi aperti, quindi capaci di catturare bene la luce e rivolti verso l’alto, ci aiuta a mantenere uno stato di allerta e non è un caso che guardare verso l’alto aiuti anche nei momenti in cui ci sentiamo stanchi.
Al contrario se abbassiamo lo sguardo le nostre palpebre sono più portate a chiudersi leggermente e questo diminuisce la vigilanza e aumenta di la sonnolenza.
Ascoltare tracce di rumore bianco: sembra che ascoltarlo a un volume basso aiuti il cervello a raggiunge un livello di concentrazione ottimale per il focus, che possiamo mantenere fino a 90 minuti di attività. Huberman parla anche di una correlazione tra l’ascolto del rumore bianco e il rilascio di dopamina utilissima, per la motivazione.
Pianificare pause strategiche: Huberman consiglia di suddividere il tempo di studio in sessioni più brevi, intervallate da pause. Pianificate pause regolari per rilassare la mente e prevenire l’affaticamento. Una tecnica efficace è la regola dei 25 minuti di studio seguita da una pausa di 5 minuti.
Creare routine di studio: stabilire routine regolari aiuta a condizionare il cervello, creando associazioni positive con il momento dello studio. Vi aggiungo inoltre di Organizzare il materiale di studio in modo logico. Utilizzate schemi, appunti chiari e suddividete le informazioni in blocchi gestibili. Questo renderà lo studio più efficace e meno faticoso.
Impostate obiettivi specifici per ogni sessione di studio: questo vi aiuterà a mantenere la motivazione e vi darà una chiara direzione. Concentratevi su compiti ben definiti per rendere lo studio più efficiente.
È importante notare che queste sono generalizzazioni e che è sempre utile adattare le strategie di studio in base alle proprie esigenze individuali.
Spero che questi consigli vi aiutino a migliorare la vostra concentrazione nello studio. Ricordate che la pratica costante è la chiave del successo.
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